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Al medico un euro all’ora per rimuovere un tumore cerebrale

L’Agi porta alla luce un problema dei medici che fanno i docenti universitari. “L’altro giorno ho fatto un intervento chirurgico complesso per rimuovere un tumore cerebrale, durato otto ore, per il quale ho anche ricevuto una lettera di ringraziamento della famiglia pubblicata sul sito del mio ospedale. Lo sa quanto è la retribuzione per 8 ore di lavoro come neurochirurgo che esegue procedure complesse come questa? Siccome in totale al mese il mio ospedale mi corrisponde circa 200 euro di base, per il lavoro di reparto, di sala operatoria, i turni, e le responsabilità che ne derivano, per 8 ore la retribuzione è di circa 14 euro per 8 ore“. 

Il racconto all’Agi di un neurochirurgo della Sapienza di Roma e Dirigente Medico presso il Sant’Andrea, solo uno dei tanti esempi, apre uno spaccato che rasenta l’assurdo sulla situazione dei medici del Servizio sanitario nazionale che fanno anche i docenti universitari, cardine del sistema pubblico e fiore all’occhiello dei più importanti ospedali italiani. In 85 camici bianchi del Sant’Andrea (ma non succede solo nell’ospedale romano, e non solo nel Lazio) hanno sottoscritto un appello alla politica e alle istituzioni “per rinnovare gli accordivalorizzare il lavoro clinico e accademico, garantire stipendi dignitosi“. E per tamponare la fuga, inevitabile, verso il privato o all’estero alla ricerca di un trattamento adeguato. Appello promosso da Alessandro Ferretti, Andrea Redler, Andrea Giannini, Damiano Caruso, Gianluca Esposito, Michail Sorotos, Silvia Fiorelli e Luca Ricciardi.

E’ un problema del Lazio o anche di altre regioni?

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